No other Land - film evento

No other Land - film evento

Masafer Yatta è un agglomerato di venti villaggi al confine sud della Cisgiordania. In questa comunità, che si regge su un'economia di tipo agricolo, alcuni villaggi sono così antichi che conservano ancora alcune grotte, tuttora abitate. Purtroppo, perché le nuove case edificate vengono sistematicamente distrutte dalle ruspe. Il primo ricordo di Basel Adra, che qui è nato nel 1996, è l'arresto di suo padre, mentre protestava contro gli espropri voluti dallo Stato di Israele, che di quel territorio sostiene di aver diritto di fare zona di addestramento militare. Una violenza che va avanti da decenni, e che Basel e altri hanno iniziato a filmare autonomamente, a rischio della propria vita. Per mostrare al resto del mondo, tramite quelle testimonianze video strazianti e inequivocabili, l'ingiustizia e l'oppressione che continuano a subire. Anche Yuval Abraham, giornalista israeliano e amico di Basel, scrive delle demolizioni, sperando di attirare l'attenzione, dentro e fuori la sua nazione. Ma mentre gli israeliani possono muoversi liberamente, gli abitanti di Masafer Yatta non possono lasciare la Cisgiordania. "Non abbiamo un altro posto dove andare", dice una vicina di Basel, "soffriamo così perché è la nostra terra".

No Other Land è stato girato da un collettivo di quattro registi: i già citati Basel Adra e Yuval Abraham, più il palestinese Hamdam Ballal, amico di Basel, e Rachel Szor, regista israeliana con base a Gerusalemme.

Le loro riprese si estendono tra l'estate del 2019 e ottobre 2023. Si sono concluse quindi a ridosso dell'attacco di Hamas e della conseguente reazione israeliana, ancora in corso al momento in cui scriviamo. Ma il film, seguendo i ricordi di Basel, incorpora molti video registrati precedentemente da lui o da persone a lui vicine, con telefoni cellulari e piccole videocamere. No Other Land è un repertorio impressionante, mai visto prima, di azioni repressive ai danni di una comunità inerme che trova i modi per resistere, ricostruire, non reagire con la violenza. Ha un valore altissimo di testimonianza, anche retrospettiva. Si accumulano nel film sequenze "rubate", non programmate ma dettate dall'agenda militare: qualcuno corre con una camera in mano, per assicurare le prove di un sopruso e cercare al tempo stesso di schivare i proiettili. È quasi sempre Basel, a correre, col fiato corto e l'adrenalina di chi sa di mettere a rischio la propria vita. È l'immagine stessa, lo stilema, del caos e della violenza che il conflitto israelo-palestinese continuano a propagare da decenni.

Recensione di Raffaella Giancristofaro
lunedì 30 dicembre 2024

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Cinema King
via Antonio De Curtis 14 Catania
https://www.attoppa.it/event/no-other-land-film-evento-1
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