Archivi visuali: narrare l'oppressione in Palestina e Libano

incontro
Con Giulia Aiello e Ines Peta
L’intervento, pensato come una lezione aperta, si propone di esplorare come l’oppressione israeliana viene narrata e rappresentata da artisti contemporanei palestinesi e libanesi attraverso le loro graphic narrative. L’analisi si concentrerà su due opere emblematiche: Beirut Won’t Cry (2019) di Mazen Kerbaj e Racconto Palestina (2021) di Mohammad Sabaaneh. La prima è una pubblicazione nata dal blog dell’autore, che durante la guerra del 2006 con Israele documentava quotidianamente il conflitto e le sue ripercussioni traumatiche sulla popolazione libanese. La seconda è una graphic novel in cui Sabaaneh, più volte imprigionato e torturato nelle carceri israeliane, racconta l’oppressione del popolo palestinese sotto occupazione evocando esperienze personali e storie drammatiche di cui è stato lui stesso testimone. Queste opere, come molte altre, dimostrano che la letteratura e l’arte diventano veri e propri archivi, capaci di preservare memorie individuali e collettive e di trasformarle in testimonianze universali dell’oppressione e della resistenza.